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Giada Pasquettaz ha 23 anni, nata e cresciuta in Valle d’Aosta per poi sradicarsi e spostarsi, nel 2014, a Forlì. Seguendo gli studi umanistici avviati ad Aosta, nel capoluogo romagnolo decide di buttarsi in Sociologia. Consapevole che non avrebbe trovato in seguito lavoro, decide comunque di seguire la sua passione. Dopo un anno di studi sociologici, di cui si appassiona giorno dopo giorno sempre di più, decide di sperimentare l’ebrezza del gelo. Nel 2015 parte all’avventura in Svezia dove incontra una realtà totalmente diversa da quella a cui era abituata e che si aspettava. Un clima rigido e poca comunicazione le fanno aprire gli occhi sul mondo e decide di aprire un blog tutto suo, in cui parla della Svezia e di argomenti di attualità. Da questa esperienza (meravigliosa) capisce che la sua strada è molto chiara, ma oscillante tra due vite future, che non si escludono a vicenda. La prima la vede gloriosa nello Yemen e poi in Arabia Saudita, in Cambogia e poi in Islanda accompagnata di macchina fotografica e di un’agendina per reportages giornalistici, per denunciare le realtà remote e abbandonate a sé stesse. L’altra immagine in cui si vede è quella della ricercatrice, impegnata a cambiare il mondo grazie alla ricerca sociale. Entrambi pensieri sono accomunati dalla scrittura e dal viaggio, a cui tutt’ora è dedita. Scrive per il giornalino universitario di Forlì e nel mentre si dimena in volontariato sia quello romagnolo che valdostano. Quando può viaggia e scrive, con la perenne speranza di cambiare il mondo.

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